#InTransito - esperienze creative dedicate a Roma è un progetto interattivo e partecipativo, che prevede l’uso di diversi linguaggi creativi (digitali e in presenza) sull’esperienza del viaggio, nelle sue molteplici dimensioni e possibilità. L’idea progettuale di #InTransito - esperienze creative dedicate a Roma nasce dalla considerazione che nel nostro mondo sempre più liquido, in cui si è espansa la circolazione delle informazioni, in cui la gestione dei poteri politici ed economici, a causa della globalizzazione, è sempre più transnazionale, il viaggiare attiva, nello spostamento in spazi lontani e vicini, la traduzione del Sé in azioni e pratiche che assumono una dimensione individuale e collettiva, proprio in virtù di complesse interazioni a livello locale e planetario. Il viaggio, inteso come ricerca della diversità e realizzato per conoscere se stessi e gli altri, è oggi sempre meno fattibile e in particolare è diventato quasi impossibile conoscere l’Altro. Si deve quindi ripartire dai sistemi relazionali. La globalizzazione tende ad omologare la rappresentazione degli spazi, dei luoghi e delle culture: lo scambio interculturale viaggia attraverso immagini che riproducono stereotipie; il rapporto fra realtà e finzione è costantemente falsato e rimesso in gioco. Il movimento e lo spostamento nello spazio culturale, fisico e simbolico, sono fondamentali coordinate dell’agire umano: viaggiare è una pratica che serve a vedere; è un’esperienza senso-percettiva: attraverso il vedere ci si appropria dello spazio circostante e, con l’attivazione di processi di astrazione e di rappresentazione, l’esperienza dei luoghi e delle culture diventa capitale simbolico individuale e collettivo. Il percorso può avvenire anche in ambito urbano: viaggiando nei luoghi in cui viviamo possiamo attivare le antinomie del qui e l’altrove, noi/loro, io/l’altro; possiamo comprendere il sistema simbolico di riferimento e quello sociale; il senso di appartenenza ad un sistema culturale riconosciuto e condiviso; le dinamiche relazionali e identitarie; il rapporto tra individualità e collettività, le pratiche del nostro ‘quotidiano’. La stazione Tiburtina (terminal ferroviario, ma anche snodo metro e terminal bus), è un luogo per eccellenza di transito, un non luogo che diventa, attraverso il progetto, luogo produttore di senso e contenuti, grazie a interazioni e processi co-creativi di cui saranno protagonisti i viaggiatori (pendolari, nazionali, stranieri) e gli abitanti (del quartiere, di Roma, dell’area metropolitana). Il progetto coinvolge, nella rete delle realtà partecipanti, competenze professionali culturali ed artistiche di tipo più tradizionale (i linguaggi creativi quali danza, arti visive) e digitali, con la presentazione al pubblico delle più moderne innovazioni in ambito visivo del digitale interattivo.
Proprio per la particolarità della Location in cui #InTransito è ambientato, ovvero la Stazione, si vuole stimolare i cittadini / viaggiatori a divenire protagonisti co-creatori del progetto, così che l’esperienza soggettiva e collettiva degli spazi e dei luoghi diventi intelligibile, valorizzando gli aspetti relazionali e i molteplici processi di significazione delle azioni nello spazio, osservabili nelle pratiche di transito: l’attraversamento come configurazione di incontri e l’incontro come configurazione di attraversamenti; lo spazio fisico, esperito e azionale, che si contrappone allo spazio relazionale, simbolico e rappresentato. La stazione diventa luogo di creazione e sperimentazione, luogo d’incontro, transito, sosta, creazione, condivisione, revisione, testimone di una umanità complessa e sempre più interconnessa.
Verrà chiesto al pubblico di interagire e partecipare al processo creativo avendo come tema guida Roma e l’area metropolitana della città, anche in occasione dei 150 anni della sua elezione a Capitale. Il secondo anno il focus si sposterà sul rapporto tra Roma e l’Italia e il terzo anno, lo sguardo si allargherà alla dimensione globale, mettendo in relazione Roma, l’Italia e la Terra (nella sua dimensione fisica e politica), mantenendo il legale tra la dimensione materica e virtuale delle esperienze-relazioni.
"Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell'Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 - 2021 - 2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE".